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Una piacevole consuetudine.

Giovedì 23 maggio 2002 si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Galileo Galilei di Roma l’atteso convegno di fine anno: “Per l’autogoverno della professione docente” di cui è stata promotrice l’Associazione Culturale l’Altrascuola in collaborazione col sindacato UNIcobas – Scuola ed altre associazioni Adi, Diesse ed Aespi.                                                                                                      

Il convegno è stato un successo, sia per l’alto livello dei relatori intervenuti (esponenti del mondo accademico, politico, imprenditoriale e dell’informazione), sia per la nutrita presenza di pubblico che ha, per l’ennesima volta, mostrato di gradire le occasioni di dibattito e di approfondimento offerte  dalla nostra associazione culturale, soprattutto in un momento come l’attuale in cui si sente  la necessità di capire ciò che sta accadendo e, se possibile,  provare a trasformare e modificare l’esistente.                                                          

Tutti  relatori hanno sottolineato come il tema della professionalità docente e della deontologia degli insegnanti rivesta nell’attuale momento storico un ruolo di particolare complessità e urgenza, sia all’interno della categoria sia all’esterno.                                                                                                   

Per alcuni poi, come il segretario nazionale dell’UNIcobas Scuola d’Errico e gli esponenti dell’Associazione l’AltrascuolA De Cesare e Lonza, tale questione porta inevitabilmente a richiedere in maniera esplicita l’istituzione  delll’Ordine professionale degli Insegnanti quale strumento fondamentale per difendere, in primo luogo, la libertà di insegnamento e la libertà di apprendimento. L’istituzione di un organismo del genere è inoltre quanto mai necessario per difendere la scuola pluralista e democratica evitando ingerenze esterne in ambiti delicatissimi quali la valutazione degli insegnanti che potrebbero avere ripercussioni sulle loro scelte culturali, metodologiche ed educative.                                                                                  Anche altri relatori, come il professor Bonezzi( dell’Ass. Proteo) e la professoressa Cenerini (presidente dell’ADI), pur non ritenendo necessaria l’istituzione dell’Ordine degli Insegnanti,  si sono mostrati d’accordo sul fatto che, come accade per tutte le altre professioni intellettuali, anche gli insegnanti possano stabilire il proprio codice deontologico, controllare il proprio aggiornamento, verificare e valutare la propria professionalità in modo autonomo.                                                       

Le tesi sostenute nei vari interventi hanno stimolato un vivace ed interessante dibattito fra relatori e pubblico che ha posto fine ai lavori                                                                                                                                                              

Da parte nostra, come promotori dell’iniziativa, non possiamo che ritenerci soddisfatti della riuscita di un convegno che ha offerto la possibilità di riflettere su tematiche fondamentali per la funzione docente, che è stato un reale luogo di incontro, scambio di idee, riflessioni e progetti, dove si è dato spazio ad un buon numero di posizioni ed orientamenti, senza nessuna preclusione di parte (ne è riprova la lista dei relatori appartenenti a diversi schieramenti ideologici).

StefanoLonza