Un silenzio assordante
Si, è vero che il nuovo esecutivo, presieduto da Romano Prodi si è appena insediato ed occorre lasciargli il tempo di lavorare in pace.
Si, è vero che dopo la sovraesposizione mediatica della lady Brichetto Moratti ci attendiamo un ministro che chiacchieri poco ed agisca molto.
E’ anche vero, però, che molti dei neoministri all’indomani del giuramento hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche, nelle quali hanno esposto i loro intenti riformatori, se non addirittura la loro volontà abrogazionista nei confronti di quanto è stato promosso nella precedente legislatura.
C’è chi ha proposto di bloccare la controriforma pensionistica, chi di rivedere la legge che regola l’immigrazione ed il famoso “pacchetto Castelli”…
…e la scuola? Quella famosa scuola di cui tanto si è parlato (spesso anche a sproposito) nella campagna elettorale? Quella scuola di base che tanto ha ostacolato e limitato la realizzazione della “Riforma Moratti”?
Dal Ministro della Scuola, l’on. Fioroni un silenzio assordante … o quasi, perché effettivamente il ministro una dichiarazione l’ha rilasciata, affermando che finalmente si ritornerà alla vecchia dizione di SCUOLA PUBBLICA.
Bene, bravo, un coro di congratulazioni da tutte le parti.
Anche noi condividiamo tale scelta; ci permettiamo, però, anche di ricordare (a chi ha evidentemente memoria corta) che il ministro con tale scelta non opera solo in discontinuità con il precedente esecutivo, ma ha semplicemente riparato ad un torto commesso al tempo del ministro Berlinguer, spinto a tale scellerata scelta (eliminare il termine pubblica), dalle indicazioni dell’allora ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini.
Stefano Lonzar